mercoledì 7 gennaio 2015

Robert Swindells, La stanza 13

Questo libro mi ha portato, pagina dopo pagina, a provare una curiosità che non avevo mai sentito prima. Bisogna stare attenti a tutti i minimi particolari che servono per giungere alla conclusione del racconto.
Mi è piaciuto molto, anche perchè è un libro di facile comprensione e rispecchia il mio genere preferito, ovvero il mistero: man mano che procedi nella lettura, scopri qualcosa di nuovo e sorprendente, tanto che mi ha tenuta in tensione fino all'utima parola. La costruzione della suspence è ben congegnata.
Il mio personaggio preferito è stato la protagonista, una ragazzina di nome Felicity, che tutti chiamano Fliss. Mi piace perchè penso di rispecchiarmi in lei: tutte e due siamo molto curiose e vogliamo andare fino in fondo a qualcosa fino a quando non otteniamo ciò che desideriamo. Come lei, anche a me capita qualche volta di fare degli incubi che sembrano realtà, solo che nella mia vita sono solo dei sogni, mentre nel suo mondo diventano realtà.
I miei episodi preferiti sono stati quando Fliss e i suoi amici hanno visto come si formava il numero 13 sulla porta e la distruzione della creatura terrificante, ovvero il vampiro.
La mia frase preferita è "Ti verrà detto." Questa frase viene rivolta a Fliss da una vecchia signora, riferendosi a come sconfiggere la creatura. Mi ha colpito perchè crea aspettativa fino al momento in cui scopriamo, insieme alla protagonista, come distruggere le creatura, dandoci il tempo di fare delle ipotesi su ciò che potrà accadere.
Personalmente non cambierei nulla di questo racconto. Pensò che ricorderò la gita che faremo quest'anno proprio come ha fatto Fliss con i suoi compagni e i suoi professori.
Bè, mi sembra più che ovvio che consiglierei questo libro a tutti i lettori, appassionati e non del genere horror.

Alessia Rosati, 3^I

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