Il libro che ho letto è “Viaggio al
centro della Terra” di Jules Verne e mi è molto piaciuto perché l'autore ha saputo esprimere le emozioni, gli stati d’animo in
modo molto realistico, infatti durante la lettura mi sono immedesimata nei panni dei
vari personaggi.
Un episodio che ricordo in particolare
è stato quando zio Otto, suo nipote Alex e la guida islandese Hans
discesero lo Sneffels (un vulcano ormai spento) e arrivati in fondo
percorsero una galleria dove l’aria era afosa e secca a causa delle
perdite di gas; io, mentre leggevo questa parte del libro, avevo la
sensazione di avere la gola secca e le vampate di calore.
Lo zio Otto Lidenbrock è uno dei
personaggi che mi ha colpito di più perché è un po’ come me: una
persona avventurosa, fantasiosa ma soprattutto pazzerella e lo ha
dimostrato facendo questo viaggio al centro della Terra.
Zio Otto aveva anche il difetto
di essere testardo, infatti voleva fare questo viaggio a tutti i
costi, anche se gli altri gli dicevano che non ce l’avrebbe mai
fatta.
Nel libro c'erano molte scene e frasi
belle e quella più divertente fu quando Alex disse a suo zio che la
bussola che avevano portato con loro invertiva il sud con il nord e
l’ovest con l’est; questo voleva dire che dopo tanti sforzi non
erano arrivati al centro della Terra, ma in un altro luogo.
Lo zio Otto, quando scoprì che la
bussola era rotta e non aveva fatto il viaggio che credeva di aver
fatto, fece un balzo dalla rabbia che fece tremare tutto il pavimento.
Questo libro lo consiglio a chi è
appassionato d’avventura e amante del
le scienze naturali.
Silvia Magnani, 1^E
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